Guida rapida
Introduzione
Avocado Flask è un moderno vaso realizzato per offrirti un’esperienza unica all’interno di casa tua: ti basterà dell’acqua, un poco di luce e un pizzico di pazienza, per vedere giorno dopo giorno, la crescita di un seme che si trasformerà davanti ai tuoi occhi in una rigogliosa piantina.
Il vaso Avocado Flask è stato creato per essere un piccolo habitat domestico, adibito alla germinazione e crescita di una piantina a partire dal seme di un avocado. Un’attivitá rilassante e appagante, da svolgere da soli, con amici e colleghi oppure in famiglia; a casa cosí come in ufficio o sul posto di lavoro. Il risultato di questa lenta e progressiva crescita, sará un verdeggiante complemento d’arredo, ricco di fascino e stile, al quale voi stessi avrete dato un contributo vitale.
Negli ultimi anni avrete notato come non mai, una forte ritorno delle piante da interno, sintomo di una rinata sensibilità collettiva, che spinge le persone a circondarsi e dedicarsi a ció che c’è di piú naturale in questo mondo. Sembrano essere ovunque, nelle case, nei negozi, negli uffici; piante che arrivano a sconfinare in intere pareti verdi o addirittura sulle facciate dei moderni palazzi. Un grande sforzo collettivo per abbracciare la natura e tenerla sempre piú vicina a noi.
Un trend che offre diversi vantaggi, che una volta conosciuti e apprezzati, diventano irrinunciabili. È stato provato da molteplici studi che l’inserimento di piante vive negli ambienti, ossigena e purifica l’aria, ma non solo: ha anche influenze positive sullo stress, rendendo le persone piú felici e rilassate.
Ci auguriamo tanto vi possiate divertire e appassionare, osservando questo piccolo miracolo della natura attraverso il vostro Avocado Flask.
Abbiamo scelto di dedicare questo prodotto in particolar modo all’avocado, perché è un frutto apprezzatissimo, delizioso e nutriente, diffuso in tutto il mondo. Ma crediamo peró che cosa piú incredibile, sia che all’interno di ogni avocado c’è una sorpresa: un seme liscio e perfetto che puó dar vita ad una vera pianta.
Gettarlo via sarebbe un delitto! E allora perché non prendersene cura?
In questa guida, vi forniremo indicazioni e consigli preziosi, perché il vostro seme di avocado si possa trasformare in una bellissima pianta d’appartamento, attraverso passaggi semplici e collaudati.
Sarete rapiti dalla pratica di questa facile, quanto affascinante attivitá, che vi porterá ad apprezzare ogni singola fase della germinazione: dallo spuntare della prima timida radice, per arrivare ai primi delicati germogli, fino alla crescita del rigoglioso fusto e delle verdi foglie.
La natura non fa nulla di inutile
Aristotele
Avocado Flask by Amoroses
Per anni, chi si è voluto cimentare nella crescita fai da te dei semi di avocado, non ha avuto altro mezzo se non la popolare pratica degli stuzzicadenti infilati nel nocciolo, il tutto posto in equilibrio precario su un bicchiere colmo d’acqua. Purtroppo trafiggendo il seme con gli stuzzicadenti c’è il rischio di danneggiarlo, rendendolo meno incline a germogliare e più soggetto a marcire; settimane di speranzosa attesa si potrebbero quindi concludere con una grande delusione. Per non parlare dell’impatto anti estetico di questi “impianti di idroponica” domestici, che necessitano di rimanere esposti per mesi nell’abitazione.
Avocado Flask è il risultato attento di ricerche svolte in due direzioni: Studiare i migliori metodi di coltivazione per perfezionarli; e indagare le comuni problematiche che affliggono gli appassionati dal pollice verde, per risolverle! Abbiamo ottenuto così il vaso ideale per la coltivazione dei semi di avocado, estremamente funzionale e compatto.
Ma Avocado Flask è prima di tutto un oggetto di Design del quale potrete andare orgogliosi, bello da vedere e da mettere in mostra; pronto per ospitare una piccola vita vegetale che muterà di giorno in giorno.
Avocado Flask è opera del famoso e pluripremiato designer Italiano Giovanni Tomasini.
Un Design, quello italiano che è apprezzato e famoso in tutto il mondo per la cura dei dettagli, l’estetica e la funzionalità.
- Il design di Avocado Flask è stato studiato per accogliere al meglio qualsiasi tipo di seme di avocado: tondo o ovale, grande oppure piccolo. L’imbocco conico manterrà sempre il seme saldamente in posizione, asciutto e al riparo, senza che questo cada, permettendo alle radici di svilupparsi liberamente nell’acqua sottostante.
- La particolare forma a clessidra ha molteplici vantaggi: riduce lo spazio fra il seme e l’acqua, cosí che le radici possano raggiungerla immediatamente; nel punto di restringimento, la superficie d’acqua esposta all’aria è minima, riducendo il rischio d’infiltrazione di polvere e piccoli parassiti e il conseguente svilupparsi di muffe, batteri o organismi nocivi. Si ha cosí una preservazione della salubritá dell’acqua e una ridotta evaporazione, questo consente di ricambiare l’acqua meno frequentemente e di utilizzarne una quantità minima per il rabbocco.
- Avocado Flask utilizza una quantità ridotta di acqua, minimizzando gli sprechi, vi basteranno solo 450ml d’acqua per assicurare una germinazione rigogliosa alla vostra pianta. Vi sorprenderá la facilitá con cui verserete e riempirete il vaso con precisione e senza schizzi, attraverso la pratica apertura ad imbuto.
- La forma conica della base di Avocado Flask, guida la crescita delle radici in una direzione circolare e spiraliforme, in modo tale da creare un solido supporto al seme per la crescita verticale della pianta e predisporre una sistema radicale, adatto all’eventuale estrazione dal vaso per un trapianto o rinvaso in terra.
- La totale trasparenza e la continuità della forma di Avocado Flask, un vaso monoblocco in vetro soffiato, permette di osservare integralmente e in ogni momento le fasi di germinazione: l’espansione delle radici e la crescita della piantina. Caratteristica resa ancora piú scenica dall’effetto di ingrandimento dato dall’acqua presente al suo interno.
Estrarre e preparare il seme
La coltivazione dell’avocado puó avvenire in un qualsiasi periodo dell’anno, ricordiamoci peró che si tratta di una pianta tropicale, va mantenuto quindi al caldo e in un ambiente non troppo secco, meglio se umido.
Fare crescere un seme di avocado è un’operazione abbastanza semplice. Il seme è duro e robusto e solitamente è abbastanza collaborativo anche con chi non puó vantare di avere il pollice verde.
I piú pigri di voi, devono sapere che riempire d’acqua il vaso Avocado Flask e porci sopra il seme, con la parte appuntita verso l’alto e la piú ampia rivolta verso il basso (qui il seme presenta solitamente un piccolo cerchietto al centro chiamato nodo), potrebbe giá bastare ad avviare con successo la germinazione.
Ma se volete ottenere i migliori risultati vi consigliamo di seguire questi semplici passaggi, nei quali vi sveleremo tutti i trucchi del mestiere.
Preparare piú semi contemporaneamente, vi dará sicuramente qualche chance di successo in piú, soprattutto se siete alle prime armi.
Innanzitutto il seme va prelevato da un avocado maturo, piú il frutto è maturo, meglio è. Per accelerare la maturazione dell’avocado basterá inserirlo in un sacchetto di carta, oppure avvolgerlo in un foglio di giornale; maturerá ancora piú velocemente se posto accanto a frutti come mele o banane. Ricordatevi che gli avocado non vanno mai conservati in frigorifero.
- Tagliate l’avocado a metà facendo attenzione a non incidere e danneggiare il seme. Lo si puó rimuovere facilmente afferrando e ruotando le due parti, come se stessimo svitando un barattolo; il seme rimarrá in una delle due metá e potremo estrarlo servendoci di un cucchiaio. Diversamente possiamo dividere nuovamente a metá la fetta e ripetere l’operazione, in questo modo dovremmo riuscire a separarlo dal frutto anche anche utilizzando le sole mani.
- Una volta rimosso, questo potrebbe risultare scivoloso, basterá risciacquarlo delicatamente sotto acqua corrente tiepida, per togliere tutti i residui di polpa. È sempre meglio evitare acqua fredda, in quanto trattasi di una pianta tropicale che teme le basse temperature.
- Inserite quindi il seme in un barattolo immergendolo interamente in acqua tiepida, lasciatelo in ammollo per un paio di giorni, dopodiché toglietelo ed asciugatelo bene.
Germinazione del seme di avocado
La prima fase avviene a contatto con l’acqua ed è detta “imbibizione”, il seme diventa permeabile e si idrata assumendo ossigeno ed acqua. Il secondo stadio è detto “digestione” con la sintesi degli enzimi e degli ormoni presenti nel seme, nutrienti che saranno trasferiti ai tessuti in crescita. Nell’ultima fase la piantina inizia a svilupparsi in modo riconoscibile, spunta in basso la radichetta, da cui si genereranno le radici e in alto la piumetta o plumula, da cui si origineranno fusto e foglie.
- Per riprodurre la terra umida in cui si troverebbe il seme in natura, dovrete avvolgerlo in un foglio di carta assorbente, un tovagliolo oppure un piccolo straccio e inumidire leggermente il tutto con acqua tiepida.
- Ponete il seme avvolto nel panno umido, in un sacchetto di plastica per alimenti, sigillandolo bene; collocatelo poi in un luogo buio. L’assenza di luce serve a non influenzare la crescita spontanea delle radici, che devono svilupparsi verso il basso. Un cassetto oppure una scatola andranno benissimo.
- Ogni 3-4 giorni tornate a controllare il seme di avocado e mantenete umido il panno, finché non noterete nella parte inferiore, lo sporgere di una piccola radice bianca, chiamata “fittone”. Non preoccupatevi se il seme inizierá a presentare delle spaccature alle estremitá, é tutto normale. Se il fittone è emerso dal lato inferiore del seme siete sulla strada giusta: state assistendo alla prima fase di germogliazione del vostro avocado.
Non c’è una tempistica definita, l’attesa per vedere spuntare la prima radice del seme, dipende molto dalla forza di quest’ultimo, dalla temperatura e ovviamente dalla stagione in cui avete deciso di iniziare la coltivazione.
Se dopo 4 – 6 settimane non si è ancora sviluppato il fittone, valutate se non sia il caso di iniziare da capo con un nuovo seme.
In inverno tuttavia il seme potrebbe rimanere dormiente a lungo e impiegare anche oltre tre mesi per iniziare a germogliare.
ALBERO l’esplosione lentissima di un seme
Bruno Munari
È ora di mettere il tuo seme nell’Avocado Flask
- Riempi l’Avocado Flask con dell’acqua tiepida, fino al punto di restringimento del collo del vaso. Appoggiaci dentro il seme germinato con la radice verso il basso. Il livello dell’acqua non dovrebbe mai superare 1/3 del seme e il fittone deve sempre essere mantenuto immerso; se l’acqua è in eccesso, svuota un pochino il vaso. Il seme assorbirá una parte dell’acqua e altra evaporerá, ricordati quindi nei giorni successivi di mantenere costante il livello dell’acqua, rabboccando periodicamente il vaso.
- Posiziona l’Avocado Flask in un luogo caldo, preferibilmente privo di correnti d’aria e sbalzi di temperatura. L’avocado per la sua crescita, predilige un’ambiente molto luminoso, ma non esposto alla luce solare diretta.
- Monitora di giorno in giorno lo sviluppo del seme. Il fittone si allungherá sempre di piú ramificandosi in sottili radici secondarie. Il seme inizierá a separarsi lentamente in due parti, per lasciar spazio a una gemma fogliare da cui nascerá il primo germoglio.
Una volta germogliato il seme e spuntate le prime foglioline, la pianta inizierá a produrre il proprio nutrimento tramite la fotosintesi. Assisterete cosí ad una rapida crescita delle radici e del fusto principale, che si slancerá verticalmente sviluppando un ciuffo di foglie.
Le foglie e il fusto tenderanno a protendersi verso la fonte di luce nella stanza, ruota almeno una volta la settimana il vaso, per garantire una migliore esposizione e una crescita uniforme su ogni lato.
Trasferire la piantina in un vaso con della terra
Il momento migliore per piantare nella terra la pianta di avocado è quando questa ha raggiunto un’altezza di 15/20 cm (6/8 pollici).
- Procuratevi un vaso non troppo grande, di almeno 12cm (5 pollici) di diametro e 20/25 cm (8/10 pollici) di profonditá. Se utilizzate un vaso di terracotta, immergetelo prima per qualche minuto in acqua, cosí che assorba acqua e non la sottragga alla terra umida che andrete ad inserirvi.
- Dovete garantire alle radici un drenaggio libero, la scelta migliore é un terriccio per invaso, oppure una torba; terricci troppo pesanti, compattati o argillosi potrebbero soffocare e danneggiare la pianta. Se decidete di utilizzare della terra prelevata dal vostro giardino, vi consigliamo di setacciarla per eliminare radici ed erbacce.
- Per favorire ulteriormente il drenaggio e prevenire i ristagni d’acqua, vi consigliamo di porre sul fondo del vaso delle palline di argilla espansa, per uno spessore di 2/3 cm (circa 1 pollice) oppure di mettere dei piccoli cocci di vasi o stoviglie, sui fori di drenaggio in fondo al vaso.
- Estraete delicatamente il seme dall’Avocado Flask, stando attenti a non danneggiare le radici e i giovani germogli. Tenete sospesa la pianta all’interno del vaso, versando poco per volta il terriccio attorno alle radici, finché non saranno coperte uniformemente. Riempite quindi il vaso, rassodando leggermente il terreno ma senza mai comprimere troppo la terra. Il seme dell’avocado non dovrá essere del tutto sotterrato, fate in modo che metá del seme rimanga sopra il livello del terreno.
- Ponete il vaso in un punto dove l’acqua in eccesso possa defluire e bagnate con dell’acqua tiepida.
- Soprattutto nelle prime settimane, è fondamentale innaffiare periodicamente la pianta, per mantenere sempre il terreno umido (ma non troppo). Controllate ogni 2/3 giorni per assicurarvi che la terra non si asciughi troppo. Anche esagerare con l’acqua potrebbe nuocere alla pianta, se le foglie iniziano a diventare verde chiaro, ingiallire o presentano macchie, la causa potrebbe essere proprio un eccesso d’acqua.
- Come spiegato in precedenza, questa pianta tropicale predilige un clima caldo e ambienti luminosi. Nei mesi estivi potete mettere la pianta all’esterno, purché sia sempre ben irrigata e mai esposta alla luce solare diretta.
- Le piante di avocado hanno una crescita molto rapida e le radici avranno bisogno di piú spazio, per questo motivo richiedono un rinvaso annuale, in vasi gradualmente sempre piú grandi.
La potatura
Dopo lunghe settimane di attesa, potrebbe essere difficile, quasi inconcepibile da pensare, l’idea di afferrare delle forbici e tagliare di netto il fusto con le sue belle foglie verdi. La potatura della pianta di avocado non è tuttavia una pratica obbligatoria per la coltivazione, ma sappiate che il taglio precoce del fusto è una buona cosa, perché ne favorisce la rigenerazione e la crescita.
Quando si sviluppa la pianta dal seme, il fusto principale tende a crescere molto, sbilanciandosi verso l’alto come se fosse il palo di un lampione. Potando sapientemente la vostra pianta, potrete regolarne l’altezza a vostro piacimento, le foglie ricresceranno piú rigogliose e forti di prima ed otterrete una forma piena e bilanciata. Anche lo sviluppo delle radici gioverá di questa potatura, perché rallentando la crescita del fusto, avranno il tempo di svilupparsi maggiormente, rafforzando la pianta.
Il taglio puó essere effettuato quando la pianta è nell’Avocado Flask oppure quando è giá nel vaso con la terra.
Consigliamo di effettuare la prima potatura, quando la pianta avrá raggiunto un’altezza di almeno 20/25cm.
- Procuratevi delle cesoie da giardino oppure un paio di semplici forbici, l’importante è che siano ben affilate; per evitare la propagazione nella pianta di funghi o batteri, è opportuno di disinfettare le lame con dell’alcol denaturato a 90°, prima di eseguire il taglio.
- Il taglio andrá effettuato in diagonale, appena al di sopra (circa 5mm) di uno dei nodi fogliari. Come riconoscere i nodi fogliari? È facile, si tratta di quelle piccole interruzioni del fusto, che si possono vedere ad occhio nudo e sentire anche al tatto, in questo punti dovreste notare delle minuscole gemme, che potrebbero sviluppare dei nuovi rami. Potete tagliare il fusto a vostra discrezione, al di sopra di uno qualsiasi dei nodi, in base all’altezza che desiderate ottenere.
La potatura puó essere ripetuta periodicamente, sia sul fusto che sui nuovi rami, per avviare nuovi processi di ramificazione, guidare cosí la crescita della pianta e modellandone la forma.
Quanti tipi di avocado esistono?
Dovrete prendervi cura della vostra pianta per molti anni prima di vederla produrre degli avocado, per dare dei frutti, un albero di avocado richiede mediamente dai 5 ai 13 anni. Ma potrebbe anche non produrne mai, sono infatti necessarie piú piante mature, perché avvenga l’impollinazione incrociata da parte degli insetti.
Al mondo esistono oltre 500 varietà di avocado diverse per colore, dimensione, forma, consistenza e grado di maturazione raggiungibile: tuttavia le varietá commerciali piú diffuse sono “solo” una quindicina.
In cima al podio troviamo l’Avocado Hass, il piú diffuso e apprezzato al mondo, per il suo sapore e la consistenza cremosa, pensate che l’80% degli avocado commercializzati negli Stati Uniti è di questa varietá. Altre tipologie molto conosciute sono le varietá Bacon, Reed, Fuerte, Pinkerton, Gwen e Zultano.
Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.
Antico proverbio cinese
Avocado (Persea Americana) storia
La lunga storia dell’avocado è estremamente avvincente e curiosa, dalla preistoria ai giorni d’oggi, ha visto diversi cambi di nome, monopolizzato economie, coinvolto animali preistorici, Aztechi e Maya, postini fortunati, star del cinema e addirittura il Super Bowl. Ma come ha fatto questo frutto tribale a trasformarsi in alimento consumato e apprezzato su scala globale?
Ci sono diverse teorie sull’origine e la diffusione dell’avocado, una delle piú note ne fa risalire le prime tracce a diversi milioni di anni fa, nell’area centro meridionale del Messico; periodo durante il quale grandi mammiferi terrestri, antenati dei mammuth, se ne cibavano abitualmente ed evacuandone i semi dopo aver coperto lunghe distanze contribuivano alla diffusione nel pianeta. Altri studiosi ne teorizzano invece che abbia avuto origine in Africa e sia arrivato solo poi in America centrale.
Quel che sembra abbastanza certo è che la coltivazione dell’avocado da parte dell’uomo sia iniziata in Messico e in America centrale, diventando parte integrante nella cultura delle popolazioni precolombiane come i Maya e i Mokaya. Nel quattordicesimo mese del calendario Maya troviamo infatti il glifo dell’avocado, cosí come su alcune tombe, a rimarcare l’importanza sociale e rituale di questo frutto. Un frutto ben noto anche agli Aztechi, tracce documentate della coltivazione dell’avocado risalenti al 750 a.c. sono state trovate in Perú.
Furono i colonizzatori spagnoli, che rientrando in patria nel diciassettesimo secolo, portatono in Europa il prezioso frutto.
Il nome originale coniato dagli Aztechi era “Ahuacatl” che letteralmente significava “testicolo” per via della somiglianza alla suddetta parte del corpo. Gli spagnoli lo ribattezzarono “aguacate” piú semplice per loro da pronunciare; si invece deve all’irlandese Sir Hans Sloane nel 1696, l’attuale nome “Avocado” anche se gli inglese sembra preferissero “Avocado Pear”. Il nome piú bizzarro “Alligator pear” (pera alligatore) dovuto alla buccia scura e rugosa, si deve ad alcuni commercianti statunitensi che lo utilizzarono quando fu commercializzato per la prima volta in California.
Furono proprio i commercianti Californiani che di fronte allo scarso successo commerciale iniziale, decisero di condurre un’operazione di rebranding; fu eliminato qualsiasi riferimento a parti intime e minacciosi rettili, rilanciando il piú esotico e semplice nome “Avocado”, da allora nome ufficiale e pressoché universale.
La chiave di volta nella storia della diffusione commerciale degli avocado, si deve all’americano Rudolf Hass, postino di professione e orticoltore dilettante. A partire dal 1926 Hass acquistó alcune piante e condusse diversi esperimenti, con incroci e innesti, ma con scarso successo. Proprio quando stava per gettare la spugna, ottenne quasi per sbaglio una varietá di avocado particolarmente saporita e cremosa, che brevettó con il suo stesso nome. Oggi la varietá Hass è più coltivata negli USA nonchè la più apprezzata e consumata al mondo.
Negli anni 20, si assistette a una massiva pubblicizzazione dell’avocado su riviste e quotidiani americani; fu in questo periodo che con tutta probabilitá, inizió ad imprimersi nell’immaginario collettivo come alimento aristocratico e di lusso.
Nei decenni successivi l’avocado godette di una popolaritá sempre piú diffusa e le coltivazioni si moltiplicarono; i maggiori paesi produttori sono ad oggi Messico, Repubblica Dominicana, Perú, Colombia, Indonesia, Stati Uniti, Cile e Brasile. In Italia da alcuni decenni si stanno coltivando piante di avocado in Sicilia, Calabria e Sardegna.
Altre spinte commerciali epocali, si ebbero nel corso degli anni 90, periodo durante il quale i coltivatori californiani, si spesero molto per proporre la salsa guacamole (a base di avocado), come lo snack ufficiale da consumare durante la finale di football americano, la celebre domenica del Super Bowl. A dire di molti contribuí al forte rilancio negli anni 2000 il forte seguito della star hollywoodiana Gwyneth Paltrow, grande promotrice di questo superfood, tanto da inserirlo nel 2013 all’interno del suo popolare ricettario healthy “It’s All Good”.
La forte espansione dell’industria globale dell’avocado, ha purtroppo portato la sua coltivazione ad essere sempre piú difficile e impegnativa dal punto di vista ambientale. Tanto da costituire un serio pericolo di deforestazione in alcune aree geografiche del Messico. Si tende infatti a tagliare alberi selvatici per far spazio alle piante di avocado Hass, per non parlare dell’enorme quantitá d’acqua necessaria per la coltivazione di queste piante.
In risposta a queste problematiche ambientali ma anche politiche, sono nate numerose iniziative e brand che promuovono un concetto di coltivazione sostenibile e il commercio equo solidale degli avocado, durante tutta la filiera. Questa presa di coscienza sta contribuendo a rendere negli ultimi anni il settore piú sicuro ed equo.
Uno degli aspetti piú sorprendenti della storia dell’avocado sta nel fatto che questo frutto tropicale sia riuscito attraverso i secoli ad arrivare in tutto il mondo ed entrare in tante culture diverse, facendo letteralmente innamorare chiunque ne sia venuto a contatto.
Oggi troviamo l’avocado nei toast, nel sushi, nei burritos, nelle insalate, negli smoothies e… nel cuore di tante persone!
Lasciati ispirare e ispira gli altri
Con Avocado Flask ci auguriamo di riuscire a stimolare la tua curiositá e trasmetterti la passione per la natura, incoraggiandoti a trasformare un seme in una rigogliosa pianta di avocado.
Condividi con noi le immagini della tua piantina sui social media, non vediamo l’ora di vedere il risultato dei tuoi progressi.
#AvocadoFlask
Vedo ovunque nella natura, ad esempio negli alberi, capacità d’espressione e, per così dire, un’anima.
Vincent van Gogh
Tantissime altre piante coltivabili nel vostro vaso
Si può dire che coltivare semi di avocado sia un’attività che non annoia mai, ma qualora vogliate sperimentare qualcosa di diverso, sappiate che il vostro Avocado Flask, si può adattare alla germinazione o alla coltivazione in idroponica, di decine di piccole fantastiche piantine.
Con un procedimento analogo a quello dell’avocado potrete far germogliare con estrema facilità, tuberi di patate dolci (patata americana) e bellissimi tulipani a partire dal bulbo.
Altre spettacolari piante possono crescere e prosperare a lungo in idrocultura nell’Avocado Flask, richiedendovi molto meno impegno e cure rispetto ad una pianta coltivata nella terra; basterà semplicemente mantenerle con le radici immerse in acqua. Quelle che meglio si prestano a questo tipo di coltivazione, con la certezza di un buon grado di successo, sono: Potos (Pothos), Filodendro, Dracaena, Croton, Zamioculcas (Zamia), Clusia, Anthurium, Zerbina, Papiro, Pilea, Chlorophytum (Clorofito, Falangio o Nastrino), Singonio, Monstera, Aglaonema, Spatifillo (spathiphyllum), Sansevieria, Calathea e Strelizia.
Avrete solo l’imbarazzo della scelta!
Cura e pulizia dell’Avocado Flask
Come ogni oggetto destinato a contenere acqua, anche l’Avocado Flask potrebbe essere soggetto all’accumulo di calcare, nelle zone in cui l’acqua tende ad evaporare. Per togliere quella fastidiosa patina opaca, basterebbe un blando detergente anticalcare, ma quello che vi consigliamo noi è una soluzione più naturale, semplice, ecologica ed economica: il limone!
Vi basterà versare del succo di limone sulla parte interessata, oppure strofinarci sopra uno spicchio, lasciare agire 10-15 minuti, passare una spugna non abrasiva, sciacquare con acqua calda ed asciugare con cura.
Il limone non solo ha una notevole capacità pulente, in grado di rimuovere i residui di calcare, ma è anche un igienizzante e disinfettante naturale, che rilascerà in aggiunta un piacevole profumo agrumato.
Se le incrostazioni sono ostinate e in punti difficili da raggiungere con una spugnetta, riempite il vostro Avocado Flask con una soluzione composta dal succo di due limoni, aceto e acqua calda. Lasciate riposare per una notte e l’indomani risciacquate, dopo aver passato una spugna non abrasiva.
Rimarrete sorpresi di come il vetro sarà tornato ad essere brillante e trasparentissimo.